Con il nuovo anno, abbiamo deciso di dedicare uno spazio alla poesia, con il contributo di coloro che, nel territorio e oltre, vorranno farci partecipi dei loro versi. Presentiamo oggi alcune liriche del poeta bergamasco Raffaello Corti, tratte dal volume “Visioni Imperfette” (Aletti Editore, 2011)
In questo volume, attraverso una poetica carica di concretezza e di sintesi, l’autore esplora in profondità le proprie paure e turbamenti.
L’ispirazione nasce soprattutto dalla natura, ma anche dall’arte, dalle architetture, dalla musica, da tutto ciò che, empaticamente, può trasformarsi in stato d’animo. L’intensa interiorizzazione dell’immagine naturale diventa, per il poeta, trasposizione di un sentimento, una prosecuzione della sua entità umana. Forzando il proprio limite interiore, egli ne astrae i ricordi che riecheggiano tra lacrime, inquietudine e vuoto.
Sono “visioni imperfette” tratteggiate alla maniera espressionista in cui il riverbero di ogni memoria è un raggio che non fa luce ma genera ombre di tristezza. Ma sebbene la perdita ed il senso di abbandono siano gli elementi fondamentali dell’esperienza di vita dell’autore, egli sembra più teso a rendere poeticamente “pensabile” l’immagine del ricordo che a farne occasione per compiangersi. In tal modo, lo spaesamento lascia spesso il posto ad un’ironica consapevolezza della precarietà dell’esistenza.
Lo stile dell’autore, che si avvicina umile e rispettoso nei confronti della parola, è composto da una tavolozza lessicale di tonalità controllate e sussurrate, da un lirismo mai appesantito da immagini esagerate, prudente, fatto di pause e dissolvenze.
Eppure, è proprio nella contenuta emozione dei toni pacati che si apprezza l’autentica profondità dei versi.
Tali suggestioni si elevano via via verso immagini liriche dove le parole respirano musica, luce, passione e lasciano alla periferia dei sentimenti le angosce più nere.
Maria Guerriero
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Nebbia
Ti accolgo nelle mani
come nebbia del tempo,
che dissolvendosi
apre visioni di luce,
scacciando il passo sordo dei lupi
che mi agitano il cuore
Pensiero 65
Si ricoprono di foglie i miei passi,
come a nascondere tracce di dolore
ed ogni foglia che cade
è un ricordo che sale
Strade
Percorro selciati grigi,
sassi neri piagano i miei piedi
storpiando la mia visione d’insieme,
sordo il dolore che spinge nell’anima
violento e crudele,
e non capisco
dove si nasconda quel fiore giallo
Cerchi
Nei cerchi concentrici di un albero
cerco la storia,
il percorso delle mia angosce
l’inseguirsi discreto e ripetitivo
dei miei incubi,
e tutto porta al centro
depositario ancestrale di ogni mia paura
in cui affondano le radici dell’albero morto
Ossessione
Giace abbandonato
sul sentiero assolato
un fiore rosso un po’ assonnato,
che osserva con occhio straniato
il correr forsennato
di un uomo ossessionato,
mentre cerca nei perché
il suo senso d’esser nato.
Essenze
Raccolgo forme create dal vento
per farne sculture da posare sul cuore,
affinché mani cieche
possano percepirne l’essenza
ed aprire l’animo mio
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Biografia
Raffaello Corti nasce a Bergamo l’11 Settembre 1960.
Trascorre un’infanzia precaria passando dal brefotrofio ad affidamenti famigliari ed istituti diversi.
Il periodo passato in istituto e il contesto storico e sociale degli anni ‘70 segnano in modo indelebile e definitivo la sua personalità e sensibilità . Nascono in quegli anni le passioni per la letteratura, la poesia, l’arte, la musica e la fotografia, nonché un impegno politico attivo sino all’inizio degli anni ‘80.
Inizia a scrivere poesie nel 1976 da autodidatta, sono componimenti di stampo prettamente sociale e politico, versi liberi e descrittivi di una utopia tipica di quegli anni, contemporaneamente collabora come fotografo free lance con il Giornale di Bergamo e vince 2 concorsi di fotografia per i temi sociali trattati, la solitudine e l’abbandono.
Dopo il servizio militare, all’età di 21 anni, si trasferisce a Vigevano iniziando un percorso professionale impegnativo che lo porterà a viaggiare per oltre un ventennio in molti Paesi occidentali ed orientali.
SI trasferisce dapprima in Polonia dove vive per 4 anni, muovendosi sul territorio dell’ex Europa dell’est, in quel periodo fonte di profondi cambiamenti socio-politici, e viaggiando in altri Paesi europei dall’estremo nord dei Paesi scandinavi, all’estremo sud dei Paesi dell’Africa settentrionale.
Nel 1995 si trasferisce in Sud America, dove permane 4 anni, vivendo tra Brasile, Argentina e Cile.
In quegli anni la sua produzione di poesie e racconti si arricchisce attraverso le emozioni suscitate dalle realtà di miseria e disperazione incontrate, ma soprattutto si approfondisce sensibilmente perché integrata da una intensa analisi personale che indaga in modo capillare le tracce lasciate dall’infanzia.
Rientrato dal Sud America, si trasferisce per 2 anni in Oriente, stabilendosi in Malesia e viaggiando poi attraverso i territori ad essa confinanti.
Percorrendo fisicamente ed emotivamente le strade Thailandesi, Indiane, Indonesiane e Vietnamite, l’autore ne assorbe le culture, le filosofie le discipline spirituali, che porterà con se anche dopo il suo definitivo rientro in Italia.
Ad oggi ha pubblicato 8 sillogi di poesie con diversi editori 2 raccolte di racconti brevi.
Collabora con il web magazine MAT2020 e con la rivista di poesia TAM TAM.
www.raffaellocorti.it